Post in evidenza

Cordoglio per la prematura scomparsa di Alfredo Viloria

Cordoglio per la prematura scomparsa di Alfredo Viloria. Nel tardo pomeriggio di martedì 29 Dicembre si è diffusa la terribile notizia della...

martedì 7 novembre 2017

Surriscaldamento globale e cambiamenti climatici. Le decisioni dei "grandi della Terra"alla COP 23.

La nuova conferenza sul clima: la COP 23.

di Eleonora Scutumella, Vanessa Facecchia, Agnese Panicucci, Emma Cerilli e Asia Filippeschi, classe terza B scuola media di Crespina/Lavoria.

Ieri, 6 Novembre 2017, è iniziata la 23 esima edizione della conferenza sul clima. Quest'anno si svolge a Bonn, in Germania, con la presidenza delle Isole Fiji, che sono particolarmente interessate all'argomento perché essendo delle piccole isole rischiano di essere sommerse a causa dell'innalzamento del livello del mare, dovuto allo scioglimento dei ghiacciai, che avviene per il riscaldamento globale.
I delegati dei 196 paesi presenti a Bonn lavoreranno ad un regolamento dettagliato che serva da guida per l'attuazione dell'accordo sul clima di Parigi, stipulato durante la COP 21 del 2015.
L'appello collettivo al mondo è quello di mantenere l'obiettivo stabilito a Parigi poiché il nostro pianeta è in difficoltà a causa dei continui cambiamenti climatici che provocano uragani, siccità, scioglimento dei ghiacciai, inondazioni, incendi etc. Gli scienziati ci dicono che la terra sta affrontando il suo periodo più caldo e la causa di questo surriscaldamento globale è proprio l'uomo!
Uno dei punti fondamentali dell'accordo di Parigi era di mantenere l'aumento della temperatura media globale al di sotto dei due gradi rispetto al periodo pre-industriale (ma sarebbe meglio rientrare sotto 1,5 gradi), ma al contrario si marcia verso un aumento di 3 gradi e gli attuali impegni dei vari stati equivalgono a solo 1/3 della riduzione necessaria di emissioni di gas serra, responsabili del riscaldamento globale. L'obiettivo è che i paesi condividano le loro migliori pratiche e avanzino le loro concrete proposte per contrastare il cambiamento climatico, e devono farlo volontariamente perché secondo l'accordo non possono essere costretti.
Gli stati coinvolti dovrebbero ragionare di eliminare l'uso dei combustibili fossili, ma Trump, nuovo presidente degli Stati Uniti d'America, nei mesi scorsi sembrava volersi opporre a questa decisione continuando a negare le evidenti responsabilità umane del cambiamento climatico e annunciando di voler uscire dall'accordo di Parigi.
Poiché il tempo per agire rimasto non è molto, c'è bisogno di una rivoluzione climatica veloce e ambiziosa!
Nei prossimi giorni sicuramente si potranno ricavare altre informazioni. Noi della classe terza B della scuola media di Crespina a Lavoria saremo partecipi di ciò che succederà e vi informeremo.


Nessun commento:

Posta un commento