Unità di Apprendimento mono o interdisciplinare
a cura del Prof. Andrea Vento
Introduzione
e quadro generale della situazione ambientale, politica e dei
movimenti sociali
La crisi del pianeta
sta manifestando giorno per giorno il suo inesorabile incedere
attraverso il manifestarsi di una molteplicità di effetti che
disvelano agli occhi dell'umanità la gravità della situazione
dell'ecosistema terrestre, il cui stato di crisi si sta
pericolosamente avvicinando verso il punto di non ritorno (tipping
point).
La leadership
politica internazionale, al di là di formali dichiarazioni e
proclami di circostanza, sino ad oggi, ha minimizzato, se non
ignorato, la gravità della situazione e salvo alcuni provvedimenti
estemporanei, marginali e dalla scarsa efficacia, si è
sostanzialmente astenuta dall'affrontare la situazione in modo
strutturale e incisivo, evitando di prendere seriamente in esame le
cause alla base della crisi climatico-ambientale, venendo così meno
alla sua funzione istituzionale di guida delle comunità e di
gestione del bene comune.
Nel panorama
dell'immobilismo mondiale, spicca ogni anno, la COP, la Conferenza
sui cambiamenti climatici, una iniziativa promossa dall'Onu a livello
governativo con lo scopo di valutare il processo di alterazione
dell'atmosfera terrestre, di individuarne le cause e, una volta
accertatane l'origine antropica dagli scienziati dell'Ipcc (il Gruppo
intergovernativo sul cambiamento climatico dell'Onu),
di indurre i leaders politici ad assumere impegni per contrastare le
emissioni inquinanti, il riscaldamento globale e i mutamenti delle
condizioni meteo-climatiche, con i loro devastanti effetti per il
pianeta e per l'uomo.
A tal proposito, di
particolare rilevanza sono stati gli Accordi di Parigi, raggiunti
alla COP 21 del 2015, e finalizzati al contenimento delle emissioni
dei gas climalteranti e del riscaldamento atmosferico globale non
oltre i 2 gradi (possibilmente 1,5°) entro la fine del secolo.
L'accordo, pubblicizzato come risolutivo, aveva suscitato,
nell'opinione pubblica mondiale speranze di poter mitigare il
processo in atto, ma distanza di 4 anni, alla luce di alcuni suoi
limiti strutturali, quali genericità degli impegni presi dai singoli
stati e mancanza di controllo e sanzioni, sembra aver perso con la
concretezza anche credibilità.
La COP 25
(Conference of parts 25 esima edizione), in
programma a Madrid dal 2 al 13 dicembre
2019, si è aperta in uno scenario mondiale significativamente
diverso, rispetto agli anni precedenti sia per quanto riguarda
l'aggravamento della situazione climatico-ambientale che per le
novità in campo politico e dei movimenti sociali.
Quest'anno la
situazione risulta particolarmente delicata e, al contempo,
incoraggiante, perché da un lato abbiamo la posizione negazionista
del presidente degli Stati Uniti Donald Trump che, dopo aver
dichiarato l'abbandono degli Accordi di Parigi nel giugno 2015, ha
ufficializzato, nel novembre 2019, il ritiro del proprio Paese, il
secondo per emissioni totali di gas climalteranti, creando non poche
difficoltà alla lotta al contenimento del riscaldamento globale.
Sulla stessa linea il presidente brasiliano Bolsonaro che, non solo
nega le cause antropiche del riscaldamento globale dichiarando di
procedere all'aumento delle emissioni ma, soprattutto, ha dato un
irresponsabile impulso, mai registrato prima, all'abbattimento della
foresta amazzonica, vero polmone verde del pianeta capace di
catturare, secondo le stime, il 20% dell'anidride carbonica immessa
in atmosfera.
Dall'altro, durante
il 2019 abbiamo assistito ad uno straordinario quanto imprevisto
sviluppo della coscienza ambientale globale, soprattutto fra le
giovani generazioni, che ha portato alla formazione e alla crescita
del movimento ambientalista del Friday For Future, il quale il 29
novembre ha manifestato per la quarta volta nel 2019 nelle piazze di
un numero crescente di stati, questa volta addirittura di ben 157,
per un totale di 3.406 eventi. Una sensibilità che cresce anche a
causa delle varie manifestazione meteorologiche estreme che si
verificano con maggiore frequenza e gravità provocando devastazioni,
vittime e migrazioni e che spingono il movimento ecologista a
richiedere con decisione interventi immediati e concreti per ridurre
l'inquinamento, la deforestazione e il consumo di suolo. In Itali dal
2010 ad oggi, ci rivelo uno studio di Legambiente, si sono verificati
437 fenomeni atmosferici distruttivi, di cui 148 solo nel 2018,
provocando in totale 190 vittime.
La crisi
climatico-ambientale, secondo ampi settori accademici e il movimento
ambientalista, risulta legata a doppio filo al sistema economico
dominante a livello globale, il capitalismo estrattivista
globalizzato, e agli interessi delle multinazionali, strutturate in
potentissime lobby capaci di influenzare le scelte politiche dei
governi e delle istituzioni internazionali. Di conseguenza, viene
messo in discussione il modello di sviluppo economico basato sulla
crescita infinita, che ignora i limiti fisici e biologici del
pianeta, e criticato il consumismo sfrenato (il cui emblema è il
Black Friday, quest'anno contestato dai movimenti) che accelera
l'esaurimento delle risorse, rinnovabili e non, e delle fonti
energetiche fossili. Proprio queste ultime sono indicate dal mondo
scientifico come le principali responsabili dell'aumento della
concentrazione della Co2 in atmosfera che ormai nel 2019 ha superato
le 410 parti per milione, spingendoci pericolosamente verso la soglia
dello stato di crisi irreversibile. I giovani, gli ambientalisti e
gli scienziati dell'Ipcc indicano come strategia inevitabile la
decarbonizzazione, vale a dire il superamento del modello energetico
basato sulle fonti fossili e la transizione verso le rinnovabili, il
risparmio e l'efficientamento energetico ma ancora, in questa
direzione, poche misure efficaci sono state prese.
Ugualmente, viene
richiesto ai governi di intervenire per apportare profonde
trasformazioni al proprio apparato industriale, convertendolo verso
forme produttive a basso impatto ambientale, salvaguardando
l'occupazione, e risanando gli effetti dell'inquinamento prodotto
dalle emissioni che, col tempo, hanno causato effetti estremamente
nocivi sulla salute delle persone e sull'ambiente. La storia
dell'impianto siderurgico di Taranto, il più importante a livello
europeo, ha dimostrato che, una volta dimesso dallo stato, i privati
subentrati hanno praticato gestioni scellerate che hanno prodotto un
gravissimo livello di inquinamento ambientale e provocato malattie e
morti fra abitanti e lavoratori a causa dei mancati interventi di
adeguamento dell'impianto alle norme vigenti. I movimenti, i
cittadini e le maestranze sono perfettamente consapevoli che
qualsiasi privato, soprattutto se una multinazionale straniera,
focalizzata sulla massimizzazione dei profitti, difficilmente
affronterà i costi della trasformazione ecosostenibile dell'impianto
e del risanamento ambientale, per questo chiedono che sia lo stato a
riappropriarsene, ad effettuare i necessari interventi ed a far si
che in futuro si eviti di mettere i cittadini e i lavoratori di
fronte al ricatto di dover scegliere fra lavoro e inquinamento da un
lato e disoccupazione e tutela della salute dall'altro.
La gravità degli
effetti sociali e ambientali prodotti dalla struttura e dalle
dinamiche economiche del capitalismo estrattivo e sviluppista hanno
indotto alla coniazione del concetto di Giustizia climatica per
indicare che il riscaldamento globale costituisce una questione
etica, politica e sociale e non riconducibile esclusivamente alla
sfera ambientale; in quanto, si interconnettono
gli effetti dei cambiamenti
climatici ai
concetti di giustizia
ambientale e sociale,
contemplando vari elementi quali: l'uguaglianza, i diritti
umani,
i diritti collettivi e le responsabilità storiche per il cambiamento
climatico.
Le questioni alla
base della crisi ambientale sono molteplici, complesse e sovente
interagenti, nessuna delle quali viene oggi risparmiata dalle
critiche dei giovani, degli ambientalisti e, soprattutto, del mondo
scientifico. In particolare, in Italia, sotto la lente dell'opinione
pubblica si trovano: il consumo di suolo causato dalla
cementificazione, problema particolarmente sentito nel nostro paese
dove l'Ispra
(Report 2019)
ha rilevato che ancora
nel 2018 abbiamo perso ben 51
chilometri quadrati di superficie naturale, in media 14 ettari al
giorno,
e il conseguente dissesto idrogeologico, fenomeno
anch'esso crescente al
cui rischio, in base ai dati dell'apposito Rapporto Ispra 2019, sono
esposti il
91% dei comuni italiani, contro 88%
dell'anno
precedente.
Inoltre, a livello
globale abbiamo la grande questione del modello di agricoltura
dominante, quella industriale (detta agrobusiness), i cui attori,
poche grandi multinazionali, all'esclusiva ricerca del profitto,
hanno perso di vista la sua funzione primaria di soddisfacimento del
fabbisogno alimentare, arrivando al paradosso che oggi sulla Terra si
produce cibo per oltre 10 miliardi di persone ma ancora, nel 2019, la
Fao ci rivela che ben 820 milioni soffrono la fame. Come pure il
settore dei grandi allevamenti bovini e suini intensivi che immettono
ben il 14% dei gas climaletranti in atmosfera, addirittura la stessa
entità dell'insieme del settore dei trasporti, e consuma quantità
enormi di mangimi, spesso coltivati, scalzando le coltivazioni di
sussistenza in paesi del Sud, in vastissime piantagioni
monocolturali, soprattutto Ogm, in continua espansione, a danno delle
aree forestali, come nel caso della soia in Amazzonia.
Infine, altri gravi
problematiche risultano il consumo eccesivo di acqua, abbinato alla
mancanza di accesso per parte dell'umanità e alle forti disparità
di consumi fra il Nord e il Sud del mondo, e la questione
dell'inquinamento delle acque, marine, continentali e sotterranee,
dell'aria e del suolo, provocato dalle attività produttive, agricole
e industriali, dai trasporti, dalle centrali termoelettriche e dai
riscaldamenti domestici. La scellerata produzione di plastica usa e
getta che, in parte, finisce nell'ambiente terrestre e marino, dove
addirittura ha formato enormi isole e che decomponendosi in
microplastiche entrano nella catena alimentare. La questione dei
rifiuti è diventata sempre più scottante, al punto da mettere in
crisi, oltre all'ambiente, anche amministrazioni di città non
all'altezza di assolvere al proprio compito. Per la risoluzione del
problema, alcuni politici vorrebbero far credere che è necessario
realizzare nuovi termovalorizzatori, portatori invece di
inquinamento, malattie e morte. Sono i giovani ad indicare che
l'unica soluzione sostenibile ambientalmente ed economicamente
risiede nella riduzione a monte dei rifiuti, nella differenziazione e
nel riciclo attivando il circuito virtuoso dell'economia circolare.
I movimenti, non si
limitano alla denuncia, ma hanno anche individuato delle strade
percorribili per affrontare concretamente la crisi del pianeta,
indicando in primis un comportamento soggettivo virtuoso, forse
ispirati dal ghandiano
aforisma "sii
il cambiamento che vuoi vedere nel mondo", mettendo
in discussione il proprio stile di vita e praticando la sobrietà,
vale a dire ridurre i consumi evitando quelli superflui, acquistare
prodotti agricoli locali, utilizzare mezzi pubblici o la bicicletta
per gli spostamenti urbani, eliminare gli imballaggi monouso,
riutilizzare e riciclare gli oggetti e quant'altro riduca la propria
impronta ecologica personale.
Un salto in avanti
impensabile sino a qualche anno fa ma, a loro dire, insufficiente ad
invertire la rotta, tant'è che sul tavolo di discussione viene messo
il modello economico tradizionale nell'intento di indurre i politici
a pianificarne e attuarne il superamento. Alcuni indicano lo sviluppo
sostenibile e la Green
economy
come possibili soluzioni del problema, modelli economici che cercano
di ridurre la pressione sull'ambiente, l'estrazione e il consumo di
risorse allungando la vita delle riserve minerarie ed energetiche, e
mirano all'aumento delle produzioni biologiche e delle energie
rinnovabili. Tuttavia, altri settori dei movimenti ambientalisti non
ritengono risolutivi questi modelli in quanto entrambi non prevedono
il superamento del paradigma della crescita economica infinita, oltre
a guardare con sospetto il fatto che i loro sostenitori e principali
attori sono le stesse multinazionali che hanno portato il pianeta
sull'orlo dell'irreversibilità della crisi e che denunciano, forse
non a torto, la loro intenzione di crearsi una immagine verde,
attraverso operazioni dette di green
washing,
per poi continuare, tramite le loro attività estrattive e
inquinanti, a conseguire ingenti profitti.
Le Unità di
apprendimento
Le finalità
Le Unità di
apprendimento proposte si prefiggono, a prescinder dalle varie
declinazioni elaborate, da un lato di analizzare le cause e gli
aspetti della crisi della pianeta e dall'altra di monitorare i lavori
della COP 25, con la finalità generale di fornire agli studenti un
quadro completo della crisi climatico-ambientale, di stimolarli ad
una riflessione sul loro stile di vita e sul modello di sviluppo
dominante. Sarà inoltre compito dei docenti proponenti quello di
stimolare gli studenti ad individuare modelli economici ed energetici
alternativi in grado di invertire la rotta prima che la situazione di
crisi dell'ecosistema terrestre diventi irreversibile.
In ultima istanza,
il progetto mira a stimolare lo sviluppo di una coscienza ecologica e
al raggiungimento di obiettivi concreti in relazione agli stili di
vita degli studenti, i quali, si auspica, diventino loro stessi
promotori della diffusione di comportamenti personali ecosostenibili,
sia nei loro ambiti (scuola, famiglia, amicizie) che in generale
nella società.
Proposte di Uda
Le seguenti proposte
progettuali sono state elaborate in formato flessibile in modo che i
docenti, singolarmente o in collaborazione a seconda se si tatti di
Uda mono o pluridisciplinare, possono autonomamente declinarle,
adattarle e svilupparle in base ad alcune variabili:
- Il Grado (primo o secondo) della Secondaria nella quale verrà effettuata
- Il livello, le conoscenze pregresse e il grado di motivazione degli studenti
- Le discipline coinvolte
- L'impostazione (es. letteraria, di ricerca, laboratoriale, divulgativa ecc)
- Le ricadute didattico/formative, culturali e applicative/fattive
Le articolazioni
delle Uda
Sia per la
Secondaria di Primo che
di
Secondo Grado:
viene
attuata in modo mono
disciplinare
nell'ambito di
Geografia in
virtù del carattere trasversale dell'approccio di analisi della
disciplina.
Per la
Secondaria di Primo Grado
si tratta di una attività legata principalmente alla Geografia,
ma che viene proposta in maniera interdisciplinare
attraverso Italiano - Geografia - Cittadinanza - Scienze.
Per la Secondaria
di Secondo Grado
nell'articolazione multidisciplinare
le materie che possono essere coinvolte in toto o in parte risultano:
Geografia - Italiano - Scienze della Terra - Economia politica -
Religione - Cittadinanza.
Destinatari:
Secondaria di
Primo Grado:
studenti delle classi prime, seconde e terze in quanto l'attività si
lega alla climatologia che, seppur a diversa scala regionale, viene
affrontato in tutti gli anni del corso di studi e, in particolar
modo, nelle terze in quanto la crisi ambientale rientra nel programma
curricolare della Geografia nella sua declinazione Generale.
Secondaria di
Secondo Grado:
studenti delle classi seconde, terze, quarte e quinte ma soprattutto
nelle seconde, nelle quali nell'ambito del programma curricolare di
Geografia nel suo comparto Generale viene affrontata la climatologia,
tutti gli aspetti della crisi del Pianeta, la questione energetica, i
sistemi ed i modelli economici, l'agricoltura, l'industria i
trasporti, la globalizzazione e le questioni sociali.
Tempi
Lo svolgimento
dell'intera
attività didattica,
appurata l'ampiezza e la complessità dell'argomento, comporta circa
un mese
di tempo
ma i tempi si restringono a seconda delle attività previste, del
livello di approfondimento e delle varie declinazioni.
Per quanto riguarda
il monitoraggio
dello svolgimento dei lavori della COP 25
occorrono una decina
di minuti al giorno
attingendo da Internet, dai social, dalla radio, dalla TV e mediante
giornali on-line, cartacei e riviste specializzate.
I ragazzi dovranno
tenere un diario di bordo e annotare informazioni, scaricare articoli
etc. e poi in classe ne riferiranno il contenuto e si ragionerà
insieme. Non essendo possibile prevedere gli sviluppi occorre essere
flessibili nell'attuazione e nella stesura della relazione finale.
Metodologie
L'effettuazione
delle Uda possono prevedere la lettura di testi, sia saggi
semplificati che romanzi, da parte degli studenti per approfondire le
tematiche trattate e fornire chiavi di lettura e strumenti di
riflessione. Nella sezione strumenti ne sono stati selezionati alcuni
funzionali allo scopo.
Il lavoro viene
svolto a gruppi, assegnando a ciascuno una tematica da affrontare: ad
un
gruppo
quella relativa al monitoraggio
della Cop 25
e ai
restanti,
altri aspetti
della crisi climatico-ambientale
individuati insieme agli studenti in base ai loro interessi.
Per il
monitoraggio della COP 25
quotidianamente si cercano le informazioni, una volta raccolto
sufficiente materiale si possono scrivere i primi articoli (ma anche
brevi tweet). Una vota conclusa la Conferenza e divulgate le
conclusioni si procede all'analisi globale dei lavori e al loro
commento con un articolo finale.
Possibilità di
pubblicare gli articoli migliori prodotti dai ragazzi (ma anche
disegni etc.) sul Gigablog e sui siti delle scuole interessate al
progetto
Per gli altri
argomenti
della
crisi della pianeta
dopo aver analizzato e studiato le tematiche si stimolano gli
studenti alla realizzazioni di elaborati in varia forma (es. articolo
di giornale, saggio breve, manifesto ecc), di presentazioni in ppt o
altre tipologie anche artistiche concordate con gli studenti e carte
tematiche, cartogrammi e grafici con possibilità di allestire anche
una mostra.
Si utilizzano le
seguenti strategie didattiche: Lezioni frontali, lezioni dialogate,
modalità cooperativa, apprendimento differenziato e flipped
classroom, applicazione
del metodo geografico.
Contenuti:
Gli argomenti
da trattare nelle lezioni didattico/formative:
- Elementi di climatologia
- La crisi del pianeta. Definizione, cause e i molteplici aspetti.
- Le arre forestali e la deforestazione. La questione dell'Amazzonia
- La questione dell'acqua: disponibilità, accesso, consumi e politiche di gestione
- L'inquinamento atmosferico, delle acque e dei suoli
- I rifiuti: tipologie, trattamento e direttive europee. La strategia delle 3 R
- Il sistema energetico mondiale
- Cambiamento climatico: cause e conseguenze. Fornire visioni sistemiche della problematica. Esempi. Cause: collegamenti alla Rivoluzione industriale (prima e seconda); combustibili fossili; inquinamento (idrico, atmosferico, del suolo...) deforestazione, impatto dell'agricoltura intensiva sull'ambiente, ruolo delle multinazionali... Conseguenze: desertificazione, profughi climatici, le malattie legate all'inquinamento, riduzione della biodiversità, scioglimento ghiacciai, innalzamento acque, aumento fenomeni meteorologici estremi etc...
- L'agrobusiness
- I sistemi economici e i modelli di sviluppo: Caratteristiche ed effetti sociali e ambientali
- Proposte e soluzioni (ricordarsi di dare sempre una visione): sobrietà, Buen vivir, decrescita, agroecologia, economia circolare ma anche proposte concrete realizzabili individualmente e nell'ambito di piccole comunità come eliminare gli sprechi, ridurre i consumi superflui, cambiare modello di mobilità, attuazione raccolta differenziata ecc
Alcuni
spunti
per le tematiche
dei
lavori di ricerca
da selezionare insieme agli studenti:
- La crisi del pianeta: concetto, cause generali e specifiche e aspetti. Gli strumenti di misurazione: impronta ecologica e Overshoot day
- Inquinamento: fonti, aspetti e ed effetti
- Riscaldamento globale e questione energetica
- I cambiamenti climatici
- Il consumo e l'erosione di suolo
- La deforestazione
- La questione dell'acqua
- I rifiuti. Le politiche di gestione. la strategia delle 3 R
- La questione della plastica
- Agrobusiness e allevamenti intensivi
- L'impatto ambientale, economico e sociale dell'e-commerce e del Black Friday
- Sistemi economici e modelli di sviluppo: tradizionale (estrattivo-sviluppista), lo sviluppo sostenibile (green economy ed economia circolare) e la decrescita. Il Buen vivir. L'ecosocialismo.
Attività
laboratoriali e di ricerca
- Laboratorio: "Le anomalie climatiche della regione e/o della città di mia residenza"
- Laboratorio: "La mia impronta ecologica"
- Laboratorio: "Chiare, fresche e dolci acque"
Già predisposto dal
Giga. Il materiale in formato file viene consegnato su richiesta e
contiene: 1) dossier acqua, 2) laboratorio "22 marzo giornata
mondiale sull'acqua", 3) impronta idrica.
- Laboratorio:"5 dicembre: Giornata mondiale contro il consumo di suolo"
Già predisposto dal
Giga. Il materiale in formato file viene consegnato su richiesta e
contiene: 1) dossier informativo, 2) laboratorio di geografia
applicata con tabelle e grafici, 3) laboratorio con domande sul
dossier e con attività di osservazione diretta e analisi del
paesaggio.
- Laboratorio “La raccolta differenziata nei comuni serviti da Geofor"
Attività di studio,
monitoraggio e confronto delle percentuali di raccolta differenziata
dei comuni http://www.geofor.it/?id=dati_differenziata
- Laboratorio "Il Pianeta malato" finalizzato sulla realizzazione di una mostra.
Realizzazione di
carte tematiche e cartogrammi su planisferi muti e carte dell'Italia
60x100 e di cartelloni esplicativi della mostra su argomenti inerenti
la crisi del Pianeta:
1) Riscaldamento
terrestre. Realizzazione di carta tematica. Fonte:
https://www.reteclima.it/il-cambiamento-climatico/
2) Impronta
ecologica per stati. Realizzazione di cartogramma e commento.
Fonte: I.e. procapite: https://data.footprintnetwork.org/#/
I.e. totale: https://data.footprintnetwork.org/#/
3) Consumo di
suolo nelle regioni italiane. Realizzazione di tabella, di
cartogramma e commento Fonte: Rapporto Ispra Consumo di suolo 2019
(21 settembre 2019)
https://www.snpambiente.it/wp-content/uploads/2019/09/Rapporto_consumo_di_suolo_20190917-1.pdf
4) Desertificazione
regioni italiane (realizzazione di cartogramma e commento) Fonte:
https://blog.geografia.deascuola.it/articoli/italia-a-rischio-desertificazione
5) La raccolta
differenziata nelle regioni italiane. Realizzazione di tabella,
di cartogramma e commento. Fonte: Ispra Rapporto Ambiente 2018
pag 48-49 (luglio 2019)
https://annuario.isprambiente.it/sites/default/files/pdf/2018/Report-sistema.pdf
6) L'Italia
sommersa. L'innalzamento futuro del livello dei mari Italia.
Realizzazione di carta. Fonte:
https://www.alessandropoletti.it/riscaldamento-globale-italia-sommersa-a-breve-il-mio-pensiero/
Strumenti
Sia nel lavoro
domiciliare che in classe è previsto l'utilizzo di computer e Lim
con connessione ed eventualmente con smartphone e tablet.
Didattico/formativi:
- Presentazione in ppt realizzata dal Giga: "La crisi del Pianeta"
- Libro di testo di geografia e delle altre discipline eventualmente coinvolte.
- Dossier tematici realizzati da istituzioni, enti di ricerca e fondazioni. Es. i dossier CNMS : 1) http://www.cnms.it/attachments/article/174/Impronta_maldistribuita.pdf (impronta ecol) 2) http://www.cnms.it/attachments/article/191/DossierClimaCNMS.pdf (cambiamenti clim)
- Articoli giornalistici
- Interventi di esterni esperti di questioni climatiche, ambientali e modello di sviluppo.
Letture per gli
studenti
- "Sos ambiente. Per uno sviluppo sostenibile in un mondo senza guerra" di Manlio Dinucci e Carla Pellegrini. La vela editore 2019, pag 140. Formato piccolo. Prezzo 10 euro.
Testo di
recentissima pubblicazione scritto con taglio divulgativo e
semplificato, sintetico ma puntuale nella trattazione degli
argomenti. Utile strumento sia a scopo formativo che di
approfondimento. Per ordini per scolaresche possibile sconto del 50%
- "Gratis è meglio. Tempo, lavoro e denaro: le persone più del mercato" di Francesco Gesualdi. Emi editore 2016. pag 61. Formato tipo Stampa alternativa. Prezzo 5 euro
Lettura piacevole e
scorrevole, testo chiaro ed essenziale di un autore che ha fatto
della competenza e della capacità divulgativa la sua cifra.
- "Laudato si' di Papa Francesco. Piemme editore 2015. Prezzo 7,65 euro
I mass media
l'hanno chiamata l'enciclica "green", in realtà mette al
centro anche i temi dell'economia, denunciando lo scandalo del
miliardo e mezzo di persone che vivono sotto la soglia di povertà,
quella che Jorge Mario Bergoglio chiama da tempo: miseria
globalizzata. Sono i poveri secondo Bergoglio a subire le più
drammatiche conseguenze dello sfruttamento insensato delle risorse
del pianeta, della desertificazione, della scarsità e
dell'avvelenamento delle acque, della espropriazione di terre
coltivabili, dell'inquinamento atmosferico e dell'iniqua
distribuzione di materie prime.
- "L'altra via - dalla crescita al benvivere, programma per una economia della sazietà" di Francesco Gesualdi. Altra economia editore. 2009. Libretto in formato tipo Stampa alternativa di circa 100 pag. Scaricabile gratuitamente dal link http://www.cnms.it/attachments/article/24/altravia_0.pdf
Lettura, adatta per
gli studenti, semplice e al contempo illuminante di un autore fra i
precursori della denuncia dell'insostenibilità ambientale e sociale
del modello di sviluppo attuale. Significativo il confronto fra la
data dell'Overshoot day del momento della scrittura e quella del
2019. Molto interessanti soprattutto le prime 2 sezioni.
- "Il guardiano" (romanzo) di Max Strata. Disssensi edizioni 2018 pag 180. Prezzo 13 euro
Una lettura
appassionante che narra la storia di 2 protagonisti legati solo
apparentemente da questioni legate all'ambiente e ai risvolti umani
interiori. Suggestive le descrizioni dell'ambiente naturale fatte con
estrema competenza e dovizia di particolari dall'autore, famoso
ecologo. Una lettura che apre spunti di riflessione sul rapporto fra
uomo, affari e ambiente che tiene in suspance il lettore sino al
colpo di scena finale. Adatto per gli studenti.
Di formazione,
aggiornamento e approfondimento per docenti:
- "I limiti della crescita" rapporto del System Dynamics Group del Massachuesetts Institute of Technology (Mit) per il progetto del Club di Roma sulla difficile situazione dell'umanità. Luce edizioni Editore. 1972 prima stampa, 2018 ultima.
- "Sobriertà Dallo spreco di pochi ai diritti per tutti" di Francesco Gesualdi. Editore Feltrinelli 2005.
- "Breve trattato sulla decrescita" di Serge Latouche. Bollati-Borlinghieri 2008
- "I signori della green economy" di Alberto Zoratti e Monica Di Sisto. Emi editore 2013
- "La Grande transizione" di Mauro Bonaiuti. Bollati-Borlinghieri 2013
- "Oltre il Limite. Noi e la crisi ecologica" di Max Strata. Dissensi edizioni 2015
- "Conoscere l'agroecologia" di Silvia Perez - Vitoria e Eduardo Sevilla Guzman. Multus liber editore 2015.
- "Transizione ecologica. La finanza a servizio della nuova frontiera dell'economia" di Gael Giraud. Emi editore 2016
- "Il pianeta mangiato. La guerra dell'agricoltura contro la Terra". di Mauro Balloni. Dissensi edizioni 2017
- "Picco per capre. Capire, cercando di cavarsela, la triplice crisi: economica, energetica ed ecologica" di Iacopo Simonetta e Luca Pardi. Luce edizioni 2019
Fonti
utilizzabili per didattica, laboratori e ricerche:
Analisi quadro
della generale della situazione
ambientale, politica e sociale agli inizi dei lavori della Cop 25
effettuata dal Giga e posta alla primo paragrafo della presente Uda
ed è utilizzabile come introduzione e filo conduttore dei lavori.
Articolo:
Ultimo
appello dell’Onu a Cop25:
«Siamo fuori tempo massimo»
Informazioni
sulle posizioni e le politiche attuate dagli stati e dalle
istituzioni sovranazionali: Il
Parlamento Ue dichiara l'emergenza climatica
Emissioni
- riscaldamento globale
Rapporto
sulle carenze di riduzione delle emissioni e sullo stato di
avanzamento globale dell'azione per il clima 2019. Fonte Onu.
Infografica u-tilizzabile anche come supporto per didattica.
A
tutto carbone (dossier Extraterrestre)
Cambiamenti
climatici
https://ilmanifesto.it/crisi-climatica-le-attivita-umane-al-tempo-delle-grandi-piogge/
(28/11/2019)
https://ilmanifesto.it/alluvioni-causate-dal-mediterraneo-troppo-caldo/
(28/11/2019)
Ghiacciai
alpini (catasto ghiacciai)
Deforestazione
amazzonia:
Agricoltura,
Agrobusiness, agroecologia Dossier
di Navdanya
International: "Il
futuro del cibo - Biodiversità e agroecologia per un'alimentazione
sana e sostenibile" della campagna "Per
un cibo e un’agricoltura liberi da veleni"
https://navdanyainternational.org/it/publications/il-futuro-del-cibo-biodiversita-e-agroecologia-per-unalimentazione-sana-e-sostenibile/
Plastica e
consumo di acqua in bottiglia
https://ilmanifesto.it/linsostenibilita-del-made-in-italy-e-tutta-di-plastica/
https://www.i-com.it/2018/03/27/linsostenibile-consumo-di-acqua-in-bottiglia/
https://effederico.net/vivere-senza-plastica/
Fiumi
Dossier
Wwf "LiberiAmo i fiumi"
https://www.regionieambiente.it/fiumi-campagna-wwf/
Dossier Wwf. "Un futuro per i nostri fiumi"
https://www.wwf.it/news/?50601/Fiumi-cemento
Modello di
consumo Green
Friday stop al consumismo sfrenato
https://www.terranuova.it/News/Stili-di-vita/Stop-al-consumismo-sfrenato.-Che-GreenFriday-sia
Bloc
Friday contro amazon: "inquina quanto il Portogallo
https://ilmanifesto.it/bloc-friday-contro-amazon-inquina-quanto-il-portogallo-2/
Per avere spunti è
possibile trovare l'attività svolta dalla Prof.ssa Campani in
occasione della COP 21 e 23 sul
Gigablog: http://ilgigablog.blogspot.it/2016/07/andando-ritroso-attivita-didattica.html http://ilgigablog.blogspot.com/2017/11/conclusioni-24-mani-sulla-cop-23-classe.html
Verifica finale
Si può scegliere
una modalità cooperativa o lavori individuali.
1. In
passato abbiamo somministrato prove di verifica singole per ciascuna
disciplina in itinere e prova finale interdisciplinare
Italiano-Geografia con doppia valutazione
2. Valutazione
del prodotto realizzato, ma anche il processo che ha portato alla sua
realizzazione (con apposita griglia con indicatori legati alle
competenze di cittadinanza)
3.
Valutazione
di eventuali proposte emerse dagli studenti. Come ad es. quelli
realizzati dagli studenti dell'Itc Pacinotti di Pisa: nell'a.s.
2016/17 il Manifesto della Sostenibilità e nell'a.s. 2019/20, come
ricaduta in ambito letterario, una recensione del romanzo "Il
guardiano"
MANIFESTO
PER LA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE
L'educazione
ambientale è uno strumento fondamentale per sensibilizzare i
cittadini.
Essa non riguarda solo l'ambiente ma anche l'economia (modello di sviluppo, consumi, povertà ecc.) e la società (cultura di pace, diversità culturale). L'educazione ambientale tocca tutti gli aspetti della vita, portando rispetto agli altri e alle future generazioni. In questo anno scolastico, con il Prof A. Vento di Geografia e la Prof.ssa L. Luschi di Lettere, abbiamo studiato tutti gli argomenti e i vari aspetti della crisi che sta vivendo l'ecosistema terrestre e affrontato il tema dello sviluppo sostenibile.
Essa non riguarda solo l'ambiente ma anche l'economia (modello di sviluppo, consumi, povertà ecc.) e la società (cultura di pace, diversità culturale). L'educazione ambientale tocca tutti gli aspetti della vita, portando rispetto agli altri e alle future generazioni. In questo anno scolastico, con il Prof A. Vento di Geografia e la Prof.ssa L. Luschi di Lettere, abbiamo studiato tutti gli argomenti e i vari aspetti della crisi che sta vivendo l'ecosistema terrestre e affrontato il tema dello sviluppo sostenibile.
La
crisi del pianeta è data dall'aumento della popolazione, dalla
diffusione di certi modelli di produzione e dall'aumento dei consumi
individuali e comporta inevitabili modifiche agli ecosistemi.
L'indicatore che determina la pressione dell'uomo sugli ambienti e
misura il consumo delle risorse è l'Impronta Ecologica, in base alla
quale noi in Italia consumiamo 2 volte mezzo in più della quantità
di risorse naturali a nostra disposizione.
Altro
fattore importante della crisi del pianeta è l'inquinamento,
provocato dalle attività industriali, dalla produzione di energia,
dall'attività agricola intensiva e dagli scarichi e dai rifiuti
umani e, un altro ancora, quello più importante e indispensabile, è
la scarsità dell'acqua e il grave problema dei cambiamenti climatici
che tocchiamo con mano ogni giorno.
Durante
lo svolgimento di questi argomenti abbiamo avuto una bella occasione
di fare un incontro con l'autore, Francesco Gesualdi, discutendo su
un libro di attualità nel quale vengono analizzate le crisi nel
mondo attuale, dichiarando che occorre scoprire “Un'Altra Via”
Per trasformare questo mondo, dovremmo iniziare a diminuire gli sprechi attraverso cose semplici e fattibili da ogni persona anche nella nostra scuola:
Per trasformare questo mondo, dovremmo iniziare a diminuire gli sprechi attraverso cose semplici e fattibili da ogni persona anche nella nostra scuola:
Chiudere
l'acqua corrente mentre ci laviamo i denti e le mani,
evitando cosi, nel lungo andare lo spreco di ingenti quantità di
acqua.
Comprare
solo elementi che siamo certi di consumare o utilizzare.
Effettuare
la Raccolta differenziata.
Evitare
i prodotti e gli imballaggi usa e getta.
E
tante altre piccole cose che possono dare vita a uno sviluppo
sostenibile.
Nella
nostra scuola a seguito di questo percorso ad esempio abbiamo fatto
sì che tutte le persone potessero dare un loro contributo,
organizzando noi studenti la raccolta differenziata e la raccolta dei
tappi di plastica, piccoli gesti che se messi insieme potremmo
combattere per il raggiungimento dello scopo comune, ovvero la
diminuzione dell'impatto ambientale. Anna dell'Agnello 2
c Pacinotti - a.s. 2016/17
Recensione
del romanzo ecologista "Il guardiano" realizzata
da
Emiliano Barsotti, giovane e promettente studente
dell'Istituto
Pacinotti di Pisa
Le
ricadute del progetto Contemporanea..mente sul processo formativo
degli studenti
Durante
lo scorso anno scolastico nell'ambito del progetto
Contemporanea..mente abbiamo dato ampio spazio alle tematiche della
crisi ambientale, del cambiamento climatico e del modello di sviluppo
organizzando anche alcuni incontri pomeridiani con esperti del
settore e con giovani attivisti del movimento Friday For Future. Uno
di questi incontri ha visto come protagonista l'ecologo e amico Max
Strata che oltre ad effettuare una lezione introduttiva sulle
tematiche sopracitate ha anche presentato la sua ultima
pubblicazione. Dopo 2 saggi a carattere divulgativo, il noto ecologo
si è cementato per la prima volta nella scrittura di un romanzo che
per competenza e vocazione non poteva non trattare le tematiche a lui
care. All'incontro, dal titolo "Il pianeta è uno solo, salviamo
la Terra", tenutosi l'8 marzo nell'aula magna del Liceo classico
Galilei ha registrato una straordinaria partecipazione da parte di
docenti, esterni alla scuola ma, soprattutto, da una nettissima
maggioranza di studenti sia del Ite Pacinotti che del Liceo Galilei.
Le tematiche hanno suscitato grande interesse e partecipazione nei
presenti tant'è che alcuni hanno acquistato le pubblicazioni di Max
Strata. Tra questi un mio studente di 1 b afm del Pacinotti, Emiliano
Barsotti, che si è sempre distinto non solo per le ottime capacità
ma anche per il notevole interesse per la geografia e in particolare
per le tematiche ambientali. Emiliano ha quindi letto durante
l'estate l'appassionante romanzo di Max Strata "Il Guardiano"
e senza che gli fosse stato commissionato, in apertura del nuovo anno
scolastico mi ha consegnato questa sorprendente recensione che
sottopongo alla vostra attenzione.
Prof
Andrea Vento
Docente
di Geografia all'Ite "A. Pacinotti" di Pisa
IL
GUARDIANO di Max Strata
“Il
Guardiano”, romanzo scritto dall'ecologo Max Strata, ha come sfondo
i temi dell'emergenza climatica e dell'inquinamento ambientale sul
nostro pianeta.
Il
romanzo è avvincente e lascia col fiato sospeso il lettore fino alla
fine.
Si
leggono due storie parallele che convergono solo in un finale
inaspettato.
Da
una parte la storia, ambientata in una piccola cittadina sommersa da
smog e aria malsana, di un arguto ispettore di polizia che si chiama
Jean Tommasi che indaga su un apparente suicidio di un anziano
ingegnere. Apparente in quanto in seguito, proprio l'ispettore
Tommasi scoprirà che si tratta di un delitto commissionato da un
potente imprenditore senza scrupoli: Amos Rivera. Tale imprenditore,
intenzionato a costruire un complesso abitativo su terreni dove una
ormai fallita industria chimica aveva sotterrato rifiuti altamente
tossici ed inquinanti, ha trovato il consenso a procedere
falsificando i risultati delle analisi chimiche del terreno in
accordo coi politici locali e con qualche pezzo grosso della
questura. L'anziano ingegnere che in quel periodo è Consigliere
comunale scopre tutto e per questo viene fatto uccidere. L'ispettore
Tommasi, sposato e con un figlio di 8 anni, portando alla luce la
verità è vittima di un tranello: un collega, arrivista e corrotto,
fa in modo che venga avvicinato da una donna; nel frattempo avverte
la moglie di Tommasi che questi ha un'amante. La moglie lo fa
pedinare da un detective che le fornisce foto che provano appunto che
il marito ha un'amante. Così la moglie lo lascia. Tommasi si accorge
allora di essere caduto in una trappola sapientemente architettata da
quel collega che, oltre ad essere corrotto, lo ha sempre invidiato e
ostacolato. Così si reca al Comando di Polizia e lo affronta
spaccandogli la faccia e mandandolo all'ospedale; per questo viene
richiamato e punito con il trasferimento in un Commissario molto
distante da casa che non accetta decidendo quindi di lasciare la
Polizia.
Dall'altra
parte la storia di Anam, “il Guardiano “ di Casa Rossa, un
edificio immerso in un terreno ricoperto da una rigogliosa macchia
mediterranea di proprietà di una fondazione. Anam vive quindi a
stretto contatto con la natura e le descrizioni che Strata fa del
paesaggio sono minuziose e particolareggiate tanto che a volte sembra
di percepire il rumore delle foglie e il profumo del sottobosco. Anam
resta a Casa Rossa per qualche tempo. Qui fa buona guardia
permettendo di usufruire del luogo alle persone che non fanno danni
ed allontanando chi invece è malintenzionato come bracconieri e
prepotenti che mettono in pericolo l'ambiente accendendo fuochi o
lasciando rifiuti. Spesso fa visita ad un vecchio ginepro dal tronco
attorcigliato portandogli doni quasi fosse un Dio. Soddisfatto di
questa suo vivere in mezzo alla natura coltiva perfino un orto in
maniera biologica cioè senza concimi chimici anche se una forte
siccità e un caldo fuori dal normale, segno inequivocabile del
cambiamento climatico, gli rovinano il raccolto. La sua vita in
quest'oasi di pace e tranquillità, dove dimentica un passato assai
doloroso, scorre serena fino a che un giorno, riceve un messaggio sul
cellulare dove gli si dice di lasciare la tenuta in quanto è stata
acquistata da una società immobiliare che su quel terreno costruirà
una residenza di lusso. Anam resta inebetito e affranto e proprio lo
stesso giorno riceve la visita del figlio diciottenne Luca. Questi
vive con la mamma che ha un nuovo compagno e vede il padre due
settimane all'anno. Luca ha comunque un bel rapporto col padre e
ricorda volentieri la sua infanzia trascorsa con lui e la mamma. Ora
il ragazzo è fidanzato con una ragazza che sta vivendo un momento
molto doloroso e particolare: il fratello che lavora in una ditta che
produce vernici è rimasto vittima di un incidente sul lavoro ed ha
il corpo ustionato per il 60% e lotta tra la vita e la morte
all'ospedale. La sorella per questo è molto arrabbiata e tenta di
convincere il fidanzato ad uccidere quello che secondo lei è il
responsabile della disgrazia: Amos Rivera. Luca, che non se la
sente, ne parla col padre che al momento che ode il nome di Rivera ha
un sussulto. Padre e figlio continuano a parlare della questione poi
cenano e vanno a dormire. Al risveglio Luca nota che il padre non è
in casa e trova accanto alla colazione che gli ha lasciato, un libro
dal titolo “Jean Tommasi- Storia di un ispettore”. Nel frattempo
Anam che è uscito portando con se una vecchia pistola trovata nella
tenuta medita di uccidere Rivera e poi di suicidarsi ma non lo
fa...rimarrà accanto a suo figlio, conoscerà la sua fidanzata e
andrà ad abitare su una collina lontano dalla città. Amerà tutto
ciò che non tornerà una seconda volta.
Ciò
che mi ha colpito è la notevole differenza degli ambienti in cui si
svolgono le due storie: un ambiente che, nonostante debba fare i
conti col clima che purtroppo sta cambiando, è comunque un ambiente
dove la natura la fa da padrona con tutta la sua maestosità
contrapposto ad un ambiente dove invece predominano inquinamento e
smog, dove l'aria è irrespirabile e dove l'uomo con la sua voglia di
potere ha distrutto la natura e se stesso.
Quando
si vive la storia di Jean Tommasi viene voglia di mettere la
mascherina come fa lui quando inforca la bici per andare a lavoro: si
ha una visione grigia del paesaggio e quasi sembra che manchi l'aria.
Quando invece ci si immerge nella storia di Anam il Guardiano viene
voglia di respirare a pieni polmoni. Solo nel momento in cui racconta
della grande siccità estiva si ha un quasi mancamento ma alla prima
pioggia si riprende fiato e si ha una visione del paesaggio naturale
verde e rigoglioso; chiudi gli occhi e quasi ti sembra di stare sotto
l'imponente ginepro ad assaporare i profumi del bosco che pullula di
animali selvatici.
Emiliano
Barsotti
classe
2 b afm - a.s. 2019/20
Istituto
Tecnico Economico "A. Pacinotti" di Pisa
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