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lunedì 11 luglio 2016

Andando a ritroso... Progetto COP21. Articolo di Virginia Simoncini, classe III B Ponte a Egola

COP21
Traguardi, aspettative e realtà
Qualche giorno fa si è conclusa la conferenza sul clima. Si è svolta in una Parigi blindata dai
militari, dal 30 novembre all’11 dicembre 2016.
COP è una sigla inglese che tradotta in italiano significherebbe “la confederazione delle
Parti” . Il suo scopo è stato di siglare un accordo storico che impedisca l’aumento della
temperatura globale … ma siamo riusciti a siglarlo ? ebbene si, l’ultimo giorno della
conferenza è stata approvata una bozza dell’accordo. Essa è composta da 29 articoli che
però, con molte proteste, entreranno in vigore nel 2020… Ma non sarà troppo tardi ?
L’obbiettivo da raggiungere è di impedire l’aumento della temperatura di 2°C ma, dicono gli
esperti, anche solo 1,5°C può causale veri e propri disastri ambientali ! L’aumento di un
grado può causare lo spostamento dell’agricoltura di 150 Km verso nord e 150 mt in
altitudine ! oppure, sempre con l’aumento di un grado, il livello del mare si alzerebbe di 80
cm per causa dello scioglimento delle calotte in Antartide e Groenlandia ! Tutti questi
fenomeni possono non coinvolgere il nostro paese ma le isole Marshall o le Maldive
potrebbero essere sommerse ! Ma il trattato di Parigi riuscirà ad evitare tutto ciò ?
Si … e no.
L’accordo ha suscitato entusiasmo ma anche dubbi e scetticismo. Perché ? Perché ogni
Stato può decidere i suoi obiettivi (alcuni saranno sicuramente vani o insufficienti), ogni
Paese si auto-controlla, cioè può far controllare le sue emissioni ed i consumi ecc.. da
addetti non esterni con possibili frodi e molto altro.
I Capi di Stato (195 in totale) si erano riuniti per siglare un accordo storico ratificato da tutto
il mondo ma piano piano sembra che sia destinato ad andare in fumo. I principali Capi di
Stato partecipanti sono stati 3: Obama Capo di Stato degli Stati Uniti, Tony Debrum Capo di
Stato delle Isole Marshall, Laurent Fabius Presidente della COP21 e Ministro degli Esteri
Francese. Ma nonostante tutto ciò molte persone sono ottimiste perché comunque il
trattato ha avuto un consenso globale, vi saranno rimborsi ai Paesi più poveri (100 milioni di
dollari) e controlli ogni 5 anni. Io nonostante questo continuo a essere pessimista, perché
credo che questo accordo potrebbe non essere applicato come come il protocollo di Kjoto,
inoltre non garantisce la salvaguardia ambientale ma comunque, se verrà applicato con
costanza e determinazione , può essere un grande passo per salvare il nostro mondo
malato.

Virginia Simoncini

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